Ambigue fioriture: la foresta, il fiume e i giacinti d’acqua in «A Bend in the River» di V.S. Naipaul

Autori

  • Nicoletta Brazzelli Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13136/2724-4202/1430

Parole chiave:

Africa, fiume, foresta, V.S. Naipaul, postcolonialismo

Abstract

In A Bend in the River (1979) V.S. Naipaul rappresenta uno stato dell’Africa centrale che cerca vanamente di affrancarsi dal dominio coloniale. Il punto di vista è quello di Salim, un giovane che lascia la costa orientale per stabilirsi nel cuore del continente. Il senso di dislocazione del protagonista, acuito dai ripetuti tentativi di modernizzazione del paese perpetrati dal dittatore e conclusi con violenze e ribellioni, è accresciuto dalla presenza di alcuni elementi naturali. La foresta, il fiume non sono solo entità fortemente segnate dallo sfruttamento coloniale, come l’ecocritica contribuisce a evidenziare, ma anche strutture intertestuali e simboliche.

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Pubblicato

2023-12-23

Fascicolo

Sezione

Monografica