Decentrare l’anthropos. Riflessioni sulla prima prosa di Christoph Ransmayr

Autori

  • Maria Paola Scialdone Università di Macerata

DOI:

https://doi.org/10.13136/2724-4202/1554

Parole chiave:

Christoph Ransmayr, letteratura austriaca, riflessione ecocritica, antropocentrismo

Abstract

Nella critica dell’Antropocene si punta sempre il dito contro la tecnica e la scienza, accusate di aver condotto il pianeta al collasso. Ma quale ruolo hanno giocato la letteratura e la cultura in questo processo? I testi di Christoph Ransmayr sono permeati da questo interrogativo, a cui l’autore tenta di rispondere decentrando l’umano e lasciando che il testo letterario parli da sé. Il saggio analizza il contributo che la prima prosa di Ransmayr offre alla riflessione ecocritica contemporanea, attraverso un approccio altamente personale e di profondo pessimismo, che sovverte le utopie costruttive che profetizzano il recupero di un equilibrio tra uomo e pianeta sotto il segno di una rinnovata consapevolezza della necessità di tutelare l’ambiente. Ransmayr, invece, arriva a teorizzare la salvezza futura del pianeta attraverso la necessaria, ma dolorosa, cancellazione dell’umano.

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Pubblicato

2024-12-19

Fascicolo

Sezione

Miscellanea