Writing and Translating on the Margins: Dissonance in J. M. Coetzee’s The Pole
DOI:
https://doi.org/10.13136/2724-4202/1681Parole chiave:
J. M. Coetzee, traduzione, dissonanza, marginalità, musicaAbstract
Questo articolo esplora il tema della dissonanza nell’ultimo romanzo di J. M. Coetzee, The Pole (2023). Pubblicato per la prima volta in traduzione spagnola con il titolo El polaco nel 2022, il romanzo di Coetzee ruota attorno al ruolo della musica nel definire diversi momenti di incontro culturale e linguistico. Partendo dalle precedenti riflessioni di Coetzee sulle lingue e sulla musica, si legge qui The Pole non solo come un romanzo plurilingue, ma anche come una composizione polifonica, mostrando come l’autore utilizzi l’ibridazione artistica e linguistica per creare una dissonanza su più livelli, che affronta questioni di marginalità e dislocazione. L’interazione “dissonante” tra le varie arti e lingue in The Pole riflette inoltre la mentalità marginale di un migrante perpetuo, trasformando il romanzo musicale in un’allegoria moderna sulla scrittura e sulla traduzione ai margini nell’era plurilingue.
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