La presenza e l’assenza nella parola. Considerazioni attraverso la scrittura di Maja Haderlap e il paesaggio (linguistico) della Carinzia

Autori

  • Igor Fiatti Université Paris III - La Sorbonne Nouvelle / Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13136/2724-4202/1692

Parole chiave:

Maja Haderlap, identità, memoria, confine, conflitto linguistico-culturale

Abstract

Il contributo esamina il concetto di confine attraverso il corso tortuoso della memoria esplorato da Maja Haderlap, scrittrice nata in una famiglia appartenente alla comunità linguistica slovena della Carinzia. I suoi testi analizzano le caratteristiche dei paesaggi alpini, dando voce a una comunità spesso omessa dal discorso culturale europeo. In particolare, il romanzo Engel des Vergessens incarna il pólemos identitario, la lotta tra la lingua slovena e l’idioma tedesco imposto dai confini politici e culturali. L’opera funge da sorta di amnios per l’autrice, indagando la cresta dell’esistenza umana, traccia dopo traccia. Attraverso gli interstizi delle fratture tedesco-slovene e tedesco-slave, l’analisi intende far luce sulla scrittura letteraria di Haderlap e sul paesaggio (linguistico) carinziano.

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Pubblicato

2025-12-15