Letteratura e ambiente
La letteratura si è da sempre confrontata con la rappresentazione dell’ambiente e del paesaggio; ma qual è oggi il ruolo degli studi letterari in un discorso dominato dalle scienze naturali, in particolare per quanto riguarda il dibattito sul cambiamento climatico? Nelle produzioni letterarie degli ultimi decenni questo tema si è riproposto declinando le immagini, le figure e i simboli della natura già presenti nell’orizzonte europeo seguendo nuove suggestioni; le mitologie classiche vengono rivisitate o recuperate secondo il gusto contemporaneo, con il risultato di creare nuovi miti edenici e/o olistici, nuove forme e metamorfosi. Viene interrogato il rapporto, consapevole o meno, tra l’umanità e il mondo animale e vegetale, così come le nuove ibridazioni nate dalla coesistenza e compresenza inter- e multispecie e la relazione con il non-umano.
Se da un lato i modi della rappresentazione vedono un recupero del realismo nella descrizione del paesaggio, dall’altro si nota una riscoperta del filone utopico o distopico legato proprio alla natura. Il concetto di spazio viene risignificato: ruralità, urbanità, provincia, luoghi selvaggi, natura vergine e natura antropizzata, luoghi abbandonati e devastati, non luoghi, paesaggi alienati e alieni, ecc., tutte queste declinazioni dello spazio caratterizzano buona parte della letteratura attuale. Le visioni del tempo, che si tratti di un futuro lontanissimo o di un presente parallelo al nostro, tematizzano la crisi ambientale e il cambiamento climatico; la letteratura si fa promotrice della coscienza ecologica e rende esplicite alcune delle questioni su cui la nostra società sta riflettendo, dall’eco-ansia alla solastalgia, dalle trasformazioni eco-politiche alla gestione delle eccedenze, dalle radici coloniali del degrado ambientale alle migrazioni e dislocamenti per motivi legati all’ambiente.
L’eterogeneità dei generi letterari che si sono avvicinati all’eco-letteratura e all’eco-critica evidenzia la plasticità del tema: l’ambiente è narrato in romanzi e in racconti, è rappresentato in testi teatrali, viene riflesso nella lingua poetica, viene disegnato nella letteratura grafica; un ulteriore elemento di originalità riguarda la trasversalità del tema, che è presente nella letteratura per adulti, ma anche in quella per l’infanzia e per la generazione degli young adult.
Se, come dichiara Amitav Ghosh (La grande cecità, 2017), la crisi climatica è crisi della cultura e dell’immaginazione: siamo in grado di immaginare alternative a un mondo fossile? La letteratura è ancora capace di cercare risposte su come sopravvivere alla crisi? La sezione monografica del numero 4 della rivista NuBE (uscita: dicembre 2023) si propone di rispondere a questi interrogativi, mappando le esperienze letterarie europee che, in tempi recenti, si sono confrontate con il tema ambientale. Il cambiamento climatico che il Vecchio Continente sta vivendo sta provocando delle trasformazioni anche nei modi di rappresentare, narrare e descrivere la natura nei diversi generi letterari: registrare, con gli strumenti della critica letteraria, questi mutamenti può aiutare a comprendere i fenomeni letterari ed extra-letterari che stanno interessando il nostro mondo.
Nel proporre lo studio dell’ambiente nelle letterature europee contemporanee, si suggeriscono alcuni possibili spunti di riflessione:
- Rappresentazione dell’ambiente e del paesaggio
- Miti, mitologie e utopie della natura
- Alterità animale e vegetale
- Crisi ambientale e cambiamento climatico
- Ecocritica nella letteratura per l’infanzia e young adult
Il termine per la consegna dei contributi è fissato per il 15 luglio 2023.
La lunghezza massima di ogni contributo è di 40.000 battute (spazi inclusi).
Le principali lingue di pubblicazione sono l’italiano e l’inglese. Sono accettate (e incoraggiate) pubblicazioni in altre lingue previo contatto con la redazione.