Art for the Earth: we are opposite like that by Himali Singh Soin
DOI:
https://doi.org/10.13136/2724-4202/1679Parole chiave:
Himali Singh Soin, arte, cambiamento climatico, paesaggio polare, binarismoAbstract
L’installazione immersiva di Himali Singh Soin we are opposite like that (2018-2019) rappresenta una tappa di un progetto creativo in corso, incentrato sui paesaggi ghiacciati dell’Artico e dell’Antartico e volto a promuovere un’etica della cura e della reciprocità in grado di superare le opposizioni binarie tipiche della civiltà occidentale, epitomizzate dagli opposti poli del titolo. L’opera multimodale di Soin comprende performance, video, musica, poesia, stampa e animazione digitale, impiegando un ampio ventaglio di fonti letterarie, scientifiche e musicali, nonché oggetti rinvenuti risalenti alle spedizioni polari del XIX secolo e ai primi tentativi del XX secolo di sfruttare le risorse minerarie custodite e protette dai ghiacci. Il presente articolo si propone di contestualizzare l’installazione di Soin all’interno della più ampia mostra collettiva, descrivere la sua tecnica poetica e artistica e analizzare l’uso che fa dei materiali culturali tardo-vittoriani.
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