Translinguismo e memoria traumatica: prospettive stranianti nella letteratura di lingua tedesca dall'Europa orientale

Autori

  • Elisa Destro Università di Verona

DOI:

https://doi.org/10.13136/2724-4202/1695

Parole chiave:

translinguismo letterario, memoria traumatica, romanzo familiare, Europa orientale, straniamento emotivo

Abstract

L’articolo indaga il rapporto tra memoria traumatica e translinguismo nella letteratura contemporanea in lingua tedesca di autori e autrici con retroterra di migrazione dall’Europa orientale con l'obiettivo di dimostrare come l'uso di una lingua 'altra' rispetto alla lingua madre crei uno straniamento che permetta la rappresentazione di memorie traumatiche indicibili. L’analisi è condotta su tre romanzi familiari che, oltre a ricostruire memorie familiari traumatiche, tematizzano il plurilinguismo a livello metalinguistico: Das besondere Gedächtnis der Rosa Masur (2001) di Vladimir Vertlib, Sogar Papageiein überleben uns (2010) di Olga Martynova e Das achte Leben (für Brilka) (2014) di Nino Haratischwili. Attraverso l’auto-traduzione, il distanziamento emotivo e i rimandi transculturali, la letteratura plurilingue presenta una visione alternativa della storia rispetto alle tradizionali narrazioni mono-nazionali, contribuendo alla comprensione e al superamento di traumi collettivi e individuali.

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Pubblicato

2025-12-15