Architetture metaforiche e spazi nascosti nei romanzi di Peter Høeg

Abstract

Peter Høeg ha saputo adattare le sue opere più aderenti agli stilemi della letteratura di genere a un realismo che ha permesso di inserire nell’immaginario del lettore internazionale elementi della geografia danese, ma ha anche dimostrato come i medesimi luoghi geografici possano essere manipolati facendo scivolare le ambientazioni verso una realtà distorta. La stessa strategia è usata da Høeg con le costruzioni architettoniche. L’intervento analizza una parte consistente delle sue opere, nelle quali l’aderenza a generi sempre diversi risulta puramente apparente, mentre la costruzione di elementi nascosti nelle strutture architettoniche è una costante che fornisce alle trame spazi di sviluppo possibili, spesso dietro e oltre le architetture reali.